Saturday, January 16, 2010

VINO VERITAS

Stamattina ho riascoltato per l'ennesima volta BLUE dei DOWN BY LAW.
L'ho consumato a furia di metterlo su,mi ricordo di averlo comprato dopo aver sentito una loro canzone in un vecchio 411 e da lì è nata la mia passione per questo gruppo.
Passione che mi spinse un giorno a vederli dal vivo al Binario Zero.
In quel periodo avevano appena pubblicato PUNKROCKACADEMYFIGHTSONG,decisi insieme a qualche amico di presenziare all'evento dato che il biglietto costava una cazzata e il posto non era niente male:praticamente senza sforzo eri sul palco.
Il concerto fu una bomba:Dave Smalley era in forma strepitosa,un gran bello show tutto suonato col cuore...mancava una sola canzone: AIR CONDITIONER (che sia io che tutti i fans di vecchia data aspettavano)ma niente da fare andava lo stesso bene così, il tutto era stato troppo perfetto!!!
A concerto finito tutti insieme festeggiammo l'evento con bacco e la serata si fece briscola.
Uscii per prendere una boccata d'aria e scappare dalle grinfie dei più accaniti che non volevano saperne di staccarsi dal bancone e dal bicchiere.
Di fianco a me c'era questo tizio col chiodo ed il cappuccio della felpa tirato sù,un pò avanti con l'età, non ci feci caso più di tanto.
Mentre mi dedicavo alla nobile arte del pisciar sui muri,il tipo stava lì guardandosi in giro con un sorriso ebete.
Ad atto finito lo salutai con il classico modo di fare di chi è un pò alticcio ed in pace con il mondo(da ciochè),il tizio ricambiò e bofonchiò qualcosa in inglese...scorsi nei suo tratti la faccia del buon Dave che ci aveva intrattenuto poche ore prima col suo gruppetto canoro!!!
Cercai per quanto mi permetteva la mia conoscenza dell'anglosassone di scambiare quattro chiacchere e vuoi il vino, vuoi non so cosa mi trovai a parlare per la prima volta in vita mia un inglese perfetto!!!!
Mi complimentai per lo show ma gli feci lo stesso la paranoia per non averci fatto QUELLA canzone,se la rideva e mi spiegò che gli piaceva a show finito rilassarsi un pò fuori dal locale e parlare con le persone,osservarle perchè come lui stesso disse:"..it's a weird life" affermazione che calzava a pennello per quell'incontro.
Intanto gli altri alcolizzati si era accorti della mia assenza e uscirono a cercarmi..mi ricordo ancora le facce della Tami ed di un incredulo Gianlu Mariani che mi guardavano parlare con Smalley e soprattutto con un inglese,anche a detta loro,non da me.
Lo salutai ed avvicinandomi agli altri dissi:"..ah glielò detto che doveva farci quella canzone,alla prossima ce la fa tranquilli..."
Ogni volta che riascolto questo cd torno a quella sera in cui fu veramente una WEIRD LIFE a farmi scambiare due chiacchere con il sig.Dave Smalley.

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