Tuesday, November 24, 2009

CARO VECCHIO GRATOSOGLIO



Caro vecchio Gratosoglio nel tuo cemento consumato e nei tuoi coping schiacciati sono racchiuse mille emozioni fatte di legno ed uretano.
Per chi ti ha vissuto sin dal primo giorno rimarrai sempre e per sempre il primo concrete park italiano.
La prima volta che ti vidi pensai:"..Che piccolo..."
ma nel corso degli anni capii quanto tu fossi grande.
Quando ti prendevamo sottogamba ci ricordavi sempre la tua supremazia facendoci assaggiare di che pasta eri fatto.
Quanti skater ho visto martoriare il tuo corpo, quante indimenticabili session notturne illuminate dai fari delle nostre macchine aspettando il sole dopo serate briscole.
La gente che passava guardava e non capiva,chi capiva ci stava e chi voleva farci capire se ne andava sopraffatto... perchè come fai a capire se non bruci di vita.
Caldi pomeriggi...afa infernale...respiravi california ma eri nella periferia e... dio come si sta bene ai margini della città...
Il verde del prato contrastava col bianco del tuo cemento in quelle giornate ed era bello solo guardarti mentre si riposava sdraiati sul prato immaginando la prossima session.
Nel freddo inverno trasudavi di umidità e più di una volta il tragitto per venirti a trovare finiva in un nulla di fatto perchè eri indomabile e le mie ossa se lo ricordano.
Grazie per i primi carve,le misure imperfette,la demo death box,le zanzare assassine,i coping disfatti,il caos party,gli scazzi con i tamarri,la fontanella sempre più distante,alla hip killer sulla bowl,per le session del jep e del Bonassi,al vicino supermarket,i buchi,il tombino assassino,alla slaidiera in cemento capita da pochi,le ringhiere-sega che ti aprivano la tavola ad ogni impatto,per i cm di pelle lasciati quà e là,per qualche osso o articolazione lasciato/a quà e là,per le risate,per le faccie nuove e vecchie,per le manovre sbagliate e per quelle chiuse.
Grazie,caro vecchio Gratosoglio.


(ph.courtesy of theboardfathers)

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